• Agosto

    17

    2015
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Psiche

Psiche

Visitazione delle Anime

psiche2Freud usava il termine ‘Seele’, anima, in luogo di ‘psiche’.
Risuona meno narcisistico, giunge alla mente passando attraverso il cuore. Ha in sé anche i sentimenti dell’inconscio e non solo gli istinti. Il sentimento richiede una partecipazione dell’Io. Se invece di lanciare un sasso io dico: “ti odio”, ho già un sentimento e così se invece di violentare io dico: “ti desidero”.
Quando diciamo “cuore” intendiamo quella parte di Io che trasforma gli istinti in sentimenti. La psicoanalisi è una visitazione di anime. Quando giunge un nuovo paziente o una nuova paziente avviene da ambo le parti un senso di lieve sgomento, come di fronte ad un essere sconosciuto, quasi un extra- terrestre portatore di tutto. E’ un enigma che causa diffidenza e questo si protrae per diverse sedute sino a che le due anime si sono visitate: quella del paziente trovata bisognosa di aiuto ed in cerca di aiuto, quella dell’analista pronta a darlo.
Questa visitazione delle anime avviene, secondo la Klein, attraverso l’identificazione proiettiva ed introiettiva: parti dell’anima del terapeuta riescono miracolosamente ad entrare nel paziente, guardare la sua anima e portarne un’immagine con sé (identificazione introiettiva) per presentarla al suo Io che la esamina accuratamente e, se può, se esiste una sintonia, ne è commosso ….” (Maria Teresa Bonaccorsi)

…. E comincia a prendersene cura ….

Amore e Psiche Stanti (Antonio Canova) è ispirato alla favola tratta dall’Asino d’oro di Apuleio, e ritrae l’attimo in cui la fanciulla, drappeggiata in un velo sottile, prende la mano di Amore per deporvi una farfalla, simbolo della propria anima. Il giovane dio poggia la testa sulla spalla di lei cingendole il collo con il braccio destro. Canova ha catturato nel marmo questo istante sospeso ed infinito in cui i due amanti contemplano il loro amore in una divina beatitudine. Un istante che rimanda ad una temporalità distinta da quella umana, in un non- tempo in cui la coppia, in una rappresentazione profondamente simbolica, diviene eterna.
Nell’ “Enciclopedia dei simboli”, in riferimento alla farfalla e alla sua naturale metamorfosi, è scritto: “la meraviglia per questo fenomeno che si origina e si sviluppa senza interventi esterni, conducendo l’animale dalla condizione di bruco, passando attraverso quella di larva, alla condizione di farfalla, colpisce profondamente gli uomini, i quali sono così spinti a riflettere sulla propria trasformazione spirituale. Si convincono in tal modo di essere in grado di abbandonare la loro natura corporea e ascendere al cielo della luce eterna”.
Pertanto nel simbolo è racchiuso un significato metafisico, una mistica compenetrazione reciproca tra il mondo visibile e l’invisibile ….
La farfalla affronta diverse fasi di crescita: da crisalide accede ad un livello di maturazione superiore fino all’ultimo stadio che le consente di librarsi in volo.
Il termine ‘psiche’ nasce nell’antica poesia greca e Omero la vede come qualcosa che caratterizza ogni singolo individuo e che abbandona il corpo, fuoriuscendo dalla bocca, oppure da una grave ferita, nel momento della morte. In quanto ‘soffio vitale’, cioè anemos, il termine è stato poi automaticamente tradotto con anima nella tradizione filosofica posteriore. Per gli antichi greci la ψυχή era l’anima ed il ‘respiro vitale’.
Amore_e_PsicheE, simbolo dell’anima, la si ritrova, oltre che nella credenza popolare greco- romana, anche presso gli aztechi, per i quali era anche un simbolo del fuoco e del sole.
La farfalla non vive per cibarsi e invecchiare, vive solamente per amare e concepire … simbolo sia dell’effimero, sia di ciò che dura in eterno … simbolo dell’anima.
La farfalla è simbolo di trasformazione. Rappresenta l’anima che, uscita dal corpo, raggiunge un grado superiore di perfezione. In questo caso la crisalide rappresenta il corpo umano che contiene le potenzialità dell’essere e la farfalla che esce è la vera essenza dell’essere liberato dall’involucro della materia, un simbolo di rinascita.
La farfalla ci insegna a trasformare la nostra vita consapevolmente, a creare nella realtà situazioni completamente nuove, a realizzare i nostri desideri più intimi e profondi.
La farfalla inizia la sua vita strisciando ma, attraverso un processo di trasformazione, impara a volare portando sulle sue ali i colori della sua anima, i colori della vita osservata attraverso i propri occhi.
La farfalla è anche la rappresentazione della libertà che può essere raggiunta da noi uomini solo riuscendo a liberarci dai nostri schemi mentali precostituiti, solo riuscendo a spezzare le catene che ci legano ai fantasmi del passato intrappolati nel nostro mondo interno, solo riuscendo a sciogliere i nodi rappresentati dai nostri conflitti intrapsichici. La farfalla può essere considerata il simbolo del percorso psicoterapeutico individuale.
Rabindranath Tagore, nome anglicizzato di Rabìndranàth Thàkhur, poeta, drammaturgo, scrittore e filosofo indiano, ha scritto:
“La farfalla non conta i mesi ma gli attimi … fa che la tua vita danzi sui bordi del tempo come rugiada sulla punta di una foglia!”

 

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