Il rapporto tra genitori e figli adulti. Quando i figli diventano adulti è possibile un rapporto simmetrico tra genitori e figli o ognuno rimane legato al proprio ruolo?
In questo articolo provo a delineare il rapporto tra genitori e figli adulti tra i 25 e i 45 anni rispetto all’attaccamento reciproco e alla distanza tra le generazioni. In diversi studi condotti per analizzare tali aspetti è emerso che genitori e figli adulti si sentono molto legati al punto che i loro rapporti spesso risultano troppo stretti pur essendoci una netta differenza tra i rapporti dei figli con il padre e quelli con la madre. Questi ultimi sono caratterizzati da una maggiore intimità e vicinanza emotiva e nei casi in cui i figli sostengono di desiderare dei cambiamenti nella relazione con i genitori verbalizzano principalmente una maggiore vicinanza del padre ed una minore intrusività da parte della madre.
Genitori e figli sostengono che preferirebbero vedersi più raramente nel proprio ruolo generazionale anche se le madri di fatto fanno fatica a modificarlo.
Con l’età adulta i litigi, che durante l’infanzia e l’adolescenza dei figli contraddistinguono la vita familiare, diventano più rari. Le discussioni e i conflitti tra genitori e figli permangono ma con l’uscita dei figli da casa si ridimensionano e si riducono. I conflitti tra genitori e figli riguardano principalmente la condotta di vita in particolare dei figli e problematiche legate alla quotidianità e al lavoro. Con la madre si discute principalmente rispetto ai rapporti con il compagno o la compagna, mentre con il padre si discute principalmente di politica. Quando i figli sono adulti con il passare degli anni sia i genitori che i figli trovano il modo per evitare discussioni non introducendo nella conversazione argomenti che sanno essere motivo di conflitto tra loro.
In molti figli adulti c’è ambivalenza, da un lato desiderano avere una relazione simmetrica con i genitori dall’altro continuano a porsi nel ruolo di figli che possono trovare nei genitori un porto sicuro e ricevere da loro consigli e suggerimenti. Considerano importante potersi rivolgere a loro nei momenti negativi o di difficoltà.
Per i figli adulti la relazione con i genitori è considerata più conflittuale di quella con gli amici ed in particolare il rapporto con il padre è considerato asimmetrico e sembra non offrire il sostegno di cui si ha bisogno.
In linea di massima le caratteristiche del rapporto tra genitori e figli restano immutate nel tempo e questo reca con sé vantaggi e aspetti positivi ma anche svantaggi e aspetti negativi. È vero che i figli possono cercare conforto nei genitori e chiedere loro consigli, ma al tempo stesso ciò fa sì che i genitori si sentano autorizzati ad essere intrusivi o ad intrudere nella vita dei figli ormai adulti che tollerano poco questo aspetto della relazione con i genitori.
Al contrario l’influenza dei figli adulti sui genitori viene accolta più positivamente e benevolmente da questi ultimi probabilmente perché più rara, ciò accade più frequentemente nelle famiglie intellettualmente più aperte.
