Nella fobia scolare, il rifiuto o la paura della scuola da parte del bambino, sembra implicata l’angoscia di separazione quale importante fattore determinante (Silvano Arieti, psichiatra e psicoanalista, Pisa 28 giugno 1914- New York 7 agosto 1981).
Il nucleo non starebbe nella paura della scuola, ma nell’angoscia di lasciare la mamma. Nei bambini che rifiutano il distacco dalla mamma per andare a scuola sembrerebbe centrale il problema della separazione.
Sono bambini in cui si è bloccato per qualche ragione il ‘cammino psicologico’ attraverso cui normalmente verso i 3 anni il bambino raggiunge la capacità di un certo distacco dalla mamma. Attraverso un lungo processo di internalizzazione che consiste nel mettere gradualmente nella propria mente l’immagine della mamma in modo permanente, all’età di 3 anni il bambino dovrebbe sentirsi nutrito ‘dal di dentro’ dalla mamma e sentirsi sorretto per tutta la vita dalla ‘mamma interna’.
Affinchè si compia questo processo è fondamentale che si sia instaurato un legame di profonda fiducia tra mamma e bambino, legame che protegge la mamma dall’invidia e dall’avidità del bambino per tutto ciò che di buono possiede e potrebbe offrirgli la mamma.
La fusione tra la mamma e il bambino fa sì che si stabilisca un legame libidico fortissimo.
Nella fobia scolare tuttavia c’è ambivalenza nel rapporto tra la mamma e il bambino ed il bambino per preservare incontaminata l’immagine materna proietta e sposta sulla scuola e sugli insegnanti la propria aggressività. In questo modo la scuola diventa per il bambino una terribile fonte di angoscia e l’insegnante una ‘maestra cattiva’.