• Ottobre

    20

    2017
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I senza tetto. Due sottogruppi a confronto: i barboni tradizionali e i neo barboni

I senza tetto. Due sottogruppi a confronto: i barboni tradizionali e i neo barboni

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In questo articolo cercherò di accostarmi ai vissuti dei senza tetto e alla loro esperienza riportando i dati di una ricerca che è stata condotta su un campione di 55 senza tetto di cui 53 uomini e 2 donne residenti nella città di Torino. L’obiettivo della ricerca era quello di avvicinarsi al fenomeno dei senza fissa dimora per comprenderne meglio le cause ed essere in grado così di prevenirlo in modo più adeguato.

Se da un lato la città di Torino può rappresentare un ambiente favorevole per i senza tetto per la presenza di mense, dormitori e realtà associative di beneficenza, dall’altro può essere anche una città estremamente ostile a causa della delinquenza e delle aggressioni di cui spesso sono vittime proprio i senza tetto, ed anche a causa del costo della vita piuttosto caro e della carenza di ambienti esterni che possano offrire riposo e privacy a queste persone.

Nel campione della ricerca che riporto sono stati individuati due sottogruppi che sono stati definiti i ‘barboni tradizionali’ (rappresentati da 30 soggetti del campione) e i ‘neo- barboni’ (rappresentati da 25 soggetti del campione).poor-2571958__340

I barboni tradizionali sono coloro che per scelta non si adeguano alle norme e alle convenzioni della società rifiutando così anche l’idea di famiglia, di un impiego lavorativo, di una fissa dimora.

I neo- barboni sono invece persone che sono state costrette ad una vita precaria alla ricerca dei beni di prima necessità come cibo e rifugio a causa di licenziamenti, fallimenti nel lavoro, carcere, prostituzione, tossicodipendenza, alcolismo.

I dati della ricerca hanno messo in luce le profonde differenze presenti all’interno di una categoria sociale considerata uniforme che in realtà è risultata suddivisa in due sottogruppi molto diversi rispetto alle loro storie di vita e alle loro esigenze.

La ‘vita da senza tetto’ sembra essere vissuta positivamente dai barboni tradizionali in quanto da questi liberamente scelta, mentre è vissuta negativamente dai neo-barboni che si sono trovati costretti da eventi sfortunati.

I primi vivono bene la loro condizione di emarginazione mentre i neo barboni la percepiscono principalmente con disagio rispetto alla vita precedente.

people-852427__340I barboni tradizionali si presentano ed appaiono come soggetti maggiormente solitari, indipendenti, riflessivi, tendenti ad attività meditative. Più interessati ed orientati verso le attività del tempo libero, in particolare viaggiare e leggere vissute entrambe come forme di evasione. Molti di loro, infatti, sostengono che se non possono viaggiare evadono dalla realtà leggendo.

people-844209__340Al contrario il neo- barbone appare un individuo insoddisfatto, manifesta un notevole disagio e malessere psichico nella condizione attuale e subisce passivamente la sua condizione di senza tetto, desideroso di creare rapporti sociali e legato alla vita passata. Pertanto una caratteristica importante di questo sottogruppo è la passività ed il malessere nei confronti della propria condizione che non è accettata, ma viene per lo più subìta e percepita principalmente come fonte di esperienze negative e di frustrazione. Uno di loro, un uomo di 49 anni, così si è espresso nel descrivere la propria condizione: “Tutta la vita presente è uno stato di assoluta non concentrazione, di depressione (…). Mi sento una nullità. Mi sento come un naufrago che va in cerca di una riva, di uno scoglio a cui potersi aggrappare”.

Pertanto la solitudine è una dimensione maggiormente apprezzata e ricercata dai barboni tradizionali.

Differente è anche la descrizione dell’esperienza in famiglia e del significato di famiglia fornita dai due sottogruppi.

Per i barboni tradizionali la famiglia rappresenta un legame costrittivo, i neo-barboni invece sottolineano le funzioni di ambiente affettivo e di fonte di sicurezza svolte dalla famiglia, mentre ne sottolineano gli aspetti negativi quando la famiglia è stata la causa della loro condizione di emarginazione.

Pertanto differenti dovrebbero essere anche le azioni di recupero nei confronti dei due sottogruppi.

Poiché i neo barboni hanno perso, contro la loro volontà, una serie di aspetti della propria vita per loro fondamentali, un intervento efficace nei loro confronti potrebbe essere il condurli alla ricostruzione di tali aspetti, favorendo ad esempio il loro reinserimento nel mondo lavorativo e nella società.

Poiché i barboni tradizionali, viceversa, possono essere considerati individui indipendenti, un intervento efficace nei loro confronti da parte delle istituzioni assistenziali sarebbe quello di assumere un importante significato di sostegno rispetto alle necessità e ai problemi legati alla sopravvivenza quotidiana.

Il fenomeno dei senza tetto nelle grandi citta’ sta assumendo dimensioni gradualmente sempre più preoccupanti a causa della difficoltà di impiego e del continuo aumento del costo della vita che rendono estremamente difficile la sopravvivenza quotidiana per coloro che già vivono al limite della sussistenza ed in realtà anche l’impiegato medio, a causa di rovesci economici o eventi familiari e personali negativi, potrebbe trovarsi a superare il limite della sussistenza.

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