• Luglio

    12

    2019
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Parlare … a volte puo’ essere liberatorio.

Parlare … a volte puo’ essere liberatorio.

Viviamo in una cultura in cui si parla tanto di psicologia, questo puo’ far pensare che sia diventato estremamente semplice parlare, affrontare apertamente discorsi su qualsiasi argomento, ma le cose non stanno esattamente in questo modo. Spesso risulta ancora oggi particolarmente faticoso e difficile parlare di questioni intime o argomenti tabu’.

Molte persone si portano dentro un problema che le inquieta, le inibisce e le tormenta, che causa sensi di colpa e disturbi nelle relazioni personali e finisce per condizionare tutta la loro vita.

I temi taciuti possono essere vari, da desideri sessuali ritenuti inaccettabili e che, pertanto, si teme possano essere considerati tali anche dal compagno o dalla compagna ad un aborto tenuto segreto, alla paura della morte durante una grave malattia, ad un tradimento nella coppia, al proprio orientamento sessuale, ecc.

I motivi del silenzio possono essere diversi: orgoglio, vergogna, paura. Spesso non si vuole ferire l’altro o si teme di perderlo. La motivazione che induce a tacere e a non parlare e’ piu’ importante del contenuto in se’ della confessione.

Si arriva cosi’ a evitare di affrontare alcune tematiche.

E’ anche vero che spesso il timore di parlare non e’ del tutto infondato in quanto non e’ scontato che l’altra persona gradisca o viva bene la confessione.

Nonostante le possibili reazioni drammatiche dell’altra persona, tuttavia, i ricercatori evidenziano che dal punto di vista emotivo il parlare, le confessioni, gli outing e il verbalizzare critiche represse dalla notte dei tempi, possono essere salutari e produttivi sul piano relazionale e pertanto parlare e affrontare l’argomento in modo franco e aperto puo’ essere meglio che evitarlo.

Parlare e confrontarsi e’ di per se’ terapeutico ma a determinate condizioni: non e’ sufficiente aprire il discorso e chiuderlo li’, ne’ aver affrontato un tema significa averlo messo da parte definitivamente. Un dialogo delicato richiede una preparazione psicologica in quanto se un tema delicato viene affrontato in modo sbagliato il confronto puo’ risultare controproducente, ad esempio in un rapporto di coppia ci si rende conto che la comunicazione puo’ presentare delle complessita’ differenti date dal fatto che il linguaggio emotivo dell’uomo e della donna e’ un po’ diverso.

Prima di parlare e affrontare un argomento spinoso e’ fondamentale chiedersi il motivo per cui lo si vuole affrontare apertamente, se si e’ spinti esclusivamente dal bisogno di alleggerirsi di un fardello o piuttosto dal desiderio di migliorare il rapporto con l’altro, in quest’ultimo caso e’ piu’ probabile che parlare abbia una funzione terapeutica e che abbia un esito positivo.

In una relazione importante l’ideale sarebbe preoccuparsi di parlare apertamente in modo regolare piuttosto che rimandare.

Inoltre e’ importante parlare di cio’ che si pensa e si sente invece di difendersi attaccando l’altro con giudizi sul suo comportamento, sui suoi errori, sui suoi difetti e le sue paure.

Saper ascoltare implica empatia nei confronti dell’altro e dei suoi vissuti e riconoscere il proprio contributo alla situazione.

Al tempo stesso e’ importante considerare che ci sono momenti e situazioni in cui e’ meglio tacere piuttosto che parlare accettando i limiti di una relazione. In alcuni casi infatti parlare apertamente di un tema difficile puo’ essere molto piu’ doloroso e frustrante ad esempio nella vita di coppia in cui puo’ essere importante e salutare al rapporto stesso anche essere in grado di tollerare le differenze del partner o in altri casi se il nostro interlocutore non e’ in grado di accettare quanto gli stiamo rivelando.

Un esempio puo’ essere quello di tanti figli adulti a cui i genitori fanno pesare il fatto di non occuparsi a sufficienza di loro verbalizzandolo in modo esplicito o inviando messaggi indiretti. In questi casi i pranzi o le cene durante le festivita’ o le visite vengono vissuti con uno stato d’animo negativo, spesso con sensi di colpa o rabbia repressa che inducono ad accuse reciproche ed a vivere in modo angosciante l’incontro successivo. In questi casi non sempre il dialogo ed il parlare apertamente puo’ chiarire dinamiche che si sono incancrenite nel tempo. Spesso anche un dialogo intrapreso con pazienza, sensibilita’ e tatto, se l’interlocutore non e’ pronto psicologicamente ad affrontarlo, puo’ sfociare in frustrazione, accuse e controaccuse per difendersi da un’immagine negativa di se’ che viene rimandata dall’altro. La situazione e’ eccessivamente carica di emotivita’ da entrambe le parti.

La nostra salute mentale dipende in buona parte dalla capacita’ di sopportare sentimenti ambivalenti e situazioni contraddittorie e dalla consapevolezza che non tutti i problemi si possono risolvere sempre o nell’immediato.

Se sia meglio parlare e affrontare apertamente un problema o piuttosto sia meglio evitare di farlo dipende dalle conseguenze che si e’ pronti e disposti ad affrontare.

In molti casi dialogare con una psicologa psicoterapeuta puo’ essere d’aiuto per comprendere meglio i nostri bisogni piu’ profondi ed eventualmente sentirci piu’ preparati psicologicamente ad affrontare un argomento impegnativo con una persona cara dopo averlo sviscerato con un professionista non coinvolto in modo diretto nella situazione ed averlo elaborato dentro di noi.

 

 

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