L’APPROCCIO PSICOSOMATICO
L’approccio psicosomatico prevede un esame della qualita’ della relazione, che tenga conto dei fattori psicologici e biografici della malattia in generale, e di certe malattie in particolare.
L’approccio psicosomatico e’ un modo di affrontare i rapporti tra la dimensione fisica e la dimensione psico-affettiva non in termini di opposizione o di separazione (dualismo), ma in termini di interazione. Questa prospettiva e’ globale e olistica e in questo senso possiamo dire che ogni malattia e’ psicosomatica: ogni malattia e’ un’alterazione dell’essere nella sua totalita’ e non ci si ammala in qualsiasi circostanza.
La prospettiva psicosomatica prende in considerazione una causalita’ plurifattoriale.
Il sintomo non e’ privo di senso, ha un valore simbolico, ossia e’ carico di significato: non soltanto rimanda a certe caratteristiche anatomo-fisiologiche, ma rivela anche una problematica che ha radici nella storia personale del soggetto.
Le emozioni hanno un effetto sul tono vascolare, che a sua volta e’ regolato dal sistema neurovegetativo. Il sistema nervoso centrale agisce infatti sia sulla vita di relazione che sugli organi della vita vegetativa (apparato respiratorio, digestivo, sistema cardio-vascolare…) con l’intermediazione del sistema neurovegetativo.
Nel sintomo psicosomatico la lesione e’ evidente: il mutamento dei tessuti e’ oggettivo e localizzato nella mucosa gastrica nel caso dell’ulcera, nella mucosa bronchiale nel caso dell’asma, etc.
I disturbi psicosomatici piu’ frequenti e studiati sono quelli che colpiscono la sfera digestiva, l’apparato respiratorio, la pelle, l’apparato cardio-vascolare.
Nella sfera digestiva frequente e’ l’ulcera gastroduodenale che si manifesta clinicamente con dolori regolari, periodici, simili a crampi.
E’ caratterizzata da una lesione dei tessuti dovuta a un disturbo funzionale di lunga durata, riconducibile a fattori psichici ed emozionali. L’ulcera si sviluppa in uno stomaco la cui mucosa si e’ gia’ alterata provocando iperacidita’.
Alcuni tratti della personalita’ predispongono a questo tipo di disturbo, inoltre spesso e’ presente il desiderio di abbandonarsi, essere passivi e dipendenti a cui fa da contraltare il desiderio di indipendenza, di autonomia, di controllo; e ancora il desiderio di essere protetti e il rifiuto di questo desiderio considerato inaccettabile.
Spesso i desideri di dipendenza, protezione e sostegno nelle persone che soffrono di questo disturbo sono stati frustrati in epoca precoce.
Nella sfera respiratoria l’asma e’ il disturbo piu’ studiato.
La maggior parte delle volte compare durante l’infanzia e attecchisce su un terreno creato da fattori ereditari.
La sintomatologia consiste in una bronco costrizione, dovuta a fenomeni infiammatori che sono prodotti dall’incontro con gli allergeni, ossia le sostanze irritanti.
Nelle persone che soffrono di asma spesso e’ presente una tendenza all’inibizione, al controllo della dimensione affettiva e delle manifestazioni emotive.
Alcuni autori hanno assimilato la crisi d’asma ad una crisi di pianto.
Anche nel caso degli episodi asmatici spesso sembra essere presente un’opposizione contro una dipendenza desiderata. Il vissuto rimosso, non riconosciuto, viene riversato su se stessi.
Nei disturbi che riguardano la pelle (e che meritano un capitolo a se’), eczema, psoriasi, orticaria, si ritrovano componenti simili a quelle gia’ individuate per l’asma.
Nella sfera cardio-vascolare, nel caso dell’ipertensione arteriosa alcuni autori hanno parlato di una collera contenuta in individui sempre tesi impegnati a controllare i moti interni che potrebbero agitarli. Anche in questo caso e’ stata messa in luce l’opposizione contro un desiderio arcaico di dipendenza.
Marty e De M’Uzan hanno individuato nella poverta’ dell’attivita’ fantasmatica una caratteristica della personalita’ psicosomatica.
E’ come se le emozioni delle persone che soffrono di un disturbo psicosomatico trovassero una via di scarico non verbale, ma corporea.
Il concetto di alexitimia si riferisce all’incapacita’ di trovare le parole per esprimere le proprie emozioni.
