• Novembre

    30

    2017
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La personalità narcisistica.  Il narcisista inconsapevole e il narcisista ipervigile

La personalità narcisistica. Il narcisista inconsapevole e il narcisista ipervigile

La personalità narcisistica puo’ avere un successo straordinario in certe professioni (affari, arti, mondo dello spettacolo). Tuttavia il successo e l’applauso sono più importanti rispetto a una effettiva competenza specifica.

La differenza tra i livelli di narcisismo sano e narcisismo patologico è molto difficile da cogliere. A complicare le cose è la cultura narcisistica in cui viviamo.

La personalità narcisistica è più facilmente identificata tramite la qualità delle relazioni in quanto incapace di amare, si accosta agli altri trattandoli come oggetti da usare e abbandonare secondo i propri bisogni, incurante dei loro sentimenti.

Gli altri non sono vissuti come persone che hanno un’esistenza separata o esigenze specifiche.

La personalità narcisistica spesso interrompe una relazione dopo un breve periodo di tempo, di solito quando l’altro incomincia a porre richieste relative ai suoi bisogni.

Due autori hanno individuato due tipologie differenti di personalità narcisistica.

Kernberg ha identificato un tipo invidioso e avido che richiede l’attenzione e il consenso degli altri, mentre Kohut ha descritto un individuo vulnerabile, tendente alla frammentazione del Sé. Queste personalità narcisistiche sono state definite rispettivamente narcisista inconsapevole e narcisista ipervigile.

Il narcisista inconsapevole non ha consapevolezza delle reazioni degli altri, è arrogante e aggressivo, è concentrato su se stesso, ha bisogno di essere al centro dell’attenzione, è apparentemente impermeabile all’idea di essere ferito dagli altri.

Il narcisista ipervigile è fortemente sensibile alle reazioni degli altri, è inibito e schivo, dirige l’attenzione più verso gli altri che verso se stesso, evita di essere al centro dell’attenzione. Ascolta gli altri con molta attenzione per evidenziarne mancanza di rispetto o critica, si sente ferito con facilità. Prova facilmente sentimenti di vergogna o di umiliazione. Il narcisista ipervigile è timido e inibito al punto da farsi piccolo piccolo. Nel nucleo del suo mondo interno c’è un profondo senso di vergogna legato al suo desiderio segreto di esibirsi in modo grandioso. I sentimenti di umiliazione derivano dal confronto con i limiti delle proprie capacità o dal riconoscimento di bisogni non soddisfatti.

Sebbene entrambi lottino per mantenere la loro stima di sé, le modalità sono diverse.

Il narcisista inconsapevole tenta di impressionare gli altri con le sue qualità e di preservarsi dalla ferita narcisistica “ignorando” le risposte degli altri.

Il narcisista ipervigile tenta di mantenere la sua stima di sé evitando le situazioni di vulnerabilità e studiando gli altri per apparire come si deve.

Il narcisista inconsapevole è introverso, difensivo, ansioso e vulnerabile ai traumi della vita, il narcisista ipervigile è estroverso, sicuro di sé, esibizionista e aggressivo.

Sebbene queste due tipologie possano presentarsi in forma pura, molte personalità mostrano una miscela di caratteristiche di entrambi i tipi.

Kohut riteneva che le personalità narcisistiche si fossero arrestate da un punto di vista evolutivo a uno stadio in cui hanno bisogno di specifiche risposte dalle persone del loro ambiente per mantenere un sé coeso. In mancanza di tali risposte tendono alla frammentazione del sé. Per Kohut ciò è il risultato di fallimenti empatici dei genitori che non hanno risposto alle manifestazioni di esibizionismo del bambino con ammirazione. In realtà, in contrasto con i genitori mancanti di empatia, alcuni genitori di personalità narcisistiche sembrano incoraggiare la grandiosità attraverso un modello di eccessivo rispecchiamento. Esibiscono i figli con ammirazione facendoli sentire realmente speciali. Quando questi bambini cresceranno saranno sconvolti dal fatto che gli altri non sempre reagiscono come i loro genitori.

I narcisisti giovani spesso si lamentano delle loro relazioni intime. Possono aver avuto ripetute infatuazioni che sono state brevi e insoddisfacenti. Dopo l’entusiasmo iniziale, l’idealizzazione del partner lascia spazio alla svalutazione o alla noia ed essi finiscono col mettersi alla ricerca di nuovi partner.

Al di là dell’apparenza spesso è presente il timore di essere svergognato e umiliato dal partner. Un marito narcisista ad esempio può accusare la moglie di tentare deliberatamente di umiliarlo invece di ammettere di essere eccessivamente vulnerabile e bisognoso di risposte di rispecchiamento da parte della moglie. Questo stesso marito può arrivare alla fine a uno stato di rabbia cronica per cui mantiene verso la moglie un risentimento perché non si sente trattato come dovrebbe.

Molte personalità narcisistiche non invecchiano bene. Le loro fantasie grandiose di una giovinezza e bellezza eterne sono fatte a pezzi dalle vicissitudini dell’invecchiamento. Per provare la loro giovinezza possono cercare relazioni extraconiugali con partner la cui età sia la metà della loro.

Il percorso psicoterapeutico può essere molto utile alle personalità narcisistiche.

Durante il percorso psicoterapeutico lo psicoterapeuta può sperimentare il fenomeno dell’ “esistenza satellite” ossia la sensazione di essere escluso dalla personalità narcisistica in quanto spesso il narcisista ignora il terapeuta come in passato i suoi genitori hanno ignorato lui.

La personalità narcisistica tende a considerare lo psicoterapeuta come un prolungamento di sé e quindi evoca in lui stati che riflettono i propri conflitti interiori.

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