La pedofilia. L’importanza della psicoterapia della famiglia
La pedofilia e’ una parafilia.
Secondo la visione classica la pedofilia rappresenta una scelta oggettuale narcisistica, cio’ significa che il pedofilo vede il bambino come un’immagine che rispecchia se stesso bambino.
Nella pratica clinica si riscontra che molti pedofili soffrono di un disturbo narcisistico di personalita’.
Molti individui con questa perversione scelgono professioni nelle quali possono interagire con i bambini perche’ le risposte idealizzanti di questi ultimi li aiutano a mantenere un’immagine positiva di se stessi.
D’altra parte spesso il pedofilo idealizza questi bambini; l’attivita’ sessuale con loro comporta la fantasia inconscia di fusione con un oggetto ideale o di ristrutturazione di un Se’ giovane, idealizzato.
L’ansia riguardo all’invecchiamento e alla morte puo’ essere tenuta a distanza attraverso l’attivita’ sessuale con i bambini.
I pedofili sono spesso essi stessi delle vittime di abusi sessuali infantili e un senso di trionfo e di potere puo’ accompagnare la loro trasformazione di un trauma passivo in una vittimizzazione perpetrata attivamente.
I padri incestuosi covano ostilita’ nei confronti delle donne e pensano spesso al loro pene come ad un’arma da utilizzare in atti di vendetta contro le donne.
Alcuni di loro hanno anche riconosciuto che sentimenti di intensa rabbia portano a erezioni.
Il pedofilo con un blocco evolutivo e’ sessualmente attratto da individui piu’ giovani sin dall’adolescenza, mentre il pedofilo regredito di solito non e’ sessualmente attratto da persone piu’ giovani fino all’eta’ adulta.
Il pedofilo con un blocco evolutivo di solito commette i suoi abusi nei confronti di ragazzi, tende ad avere molte vittime che in genere non fanno parte della sua famiglia. Il pedofilo regredito, invece, molto spesso sfrutta sessualmente delle ragazze all’interno dell’ambiente familiare e tende ad avere poche vittime.
Poiche’ il pedofilo regredito puo’ anche sentirsi attratto da donne adulte, la sua prognosi e’ migliore rispetto a quella del pedofilo con un blocco evolutivo che e’ attratto quasi esclusivamente da ragazzi.
Nei casi di pedofilia che si verificano nel contesto di un incesto, la psicoterapia della famiglia e’ una parte integrante dell’intero piano psicoterapeutico.
Le madri, in genere, negano l’evidenza dei rapporti sessuali padre-figlia. Queste madri in genere non hanno mai ricevuto nella loro infanzia il nutrimento emotivo di cui avevano bisogno perche’ erano troppo occupate a prendersi cura dei loro stessi genitori e di fratelli e sorelle.
Tendono a sposare uomini bisognosi e dipendenti come continuazione della loro propensione a prendersi cura degli altri.
La madre e’ ambivalente riguardo al prendersi cura dei figli e si puo’ sentire sopraffatta e di conseguenza trascurare il marito.
Mentre i due genitori diventano sempre piu’ estranei l’uno all’altro, il padre si rivolge a uno dei figli per ricevere nutrimento emotivo.
La bambina puo’ sentire la responsabilita’ di occupare il posto della madre e cio’ puo’ comportare il soddisfare sessualmente il proprio padre.
Nei casi di incesto la psicoterapia della famiglia spesso rivela che la vittima protegge il pedofilo e mantiene la propria lealta’ nei suoi confronti.
Un’efficace terapia della famiglia richiede un’accurata attenzione a queste dinamiche.
La fedelta’ della vittima verso il pedofilo deve essere rispettata.
L’attenzione deve essere rivolta anche al desiderio del padre di vicinanza emotiva.
Deve essere preso in esame anche l’impoverimento delle risorse emotive della madre.
Bisogna prestare attenzione all’equilibrio omeostatico all’interno del sistema familiare.
