• Settembre

    13

    2017
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L’ipnosi: i suoi possibili utilizzi a fini terapeutici e le alterazioni dello stato ipnotico

L’ipnosi: i suoi possibili utilizzi a fini terapeutici e le alterazioni dello stato ipnotico

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Sono ormai piu’ di sessant’anni che vengono condotte ricerche cliniche e sperimentali sull’ipnosi.

Un soggetto sotto ipnosi sembra che si trovi in uno stato simile al sonno: occhi chiusi, respiro profondo e regolare, movimenti rallentati. Quando riapre gli occhi, dopo l’ipnosi, sembra che debba ritrovare l’orientamento come quando ci si sveglia dal sonno.

In realta’ l’ipnosi non ha nulla a che vedere con il sonno. L’EEG mostra come l’andamento dell’attivita’ elettrica cerebrale sia molto diverso nelle due condizioni e l’attivita’ riflessa e’ molto piu’ scarsa nel sonno. Anche i sogni sotto ipnosi non sono paragonabili a quelli che facciamo dormendo.

Le alterazioni EEG permettono di distinguere chiaramente il sonno dall’ipnosi.

Nello stato ipnotico si osserva una riduzione del ritmo respiratorio e un rallentamento del battito cardiaco. Anche la pressione sanguigna cala. A quest’azione depressoria sul sistema cardiocircolatorio si accompagna una riduzione del metabolismo.

Sotto ipnosi si osserva una maggiore produzione di onde alfa nell’emisfero destro rispetto al sinistro. Ma si notano anche alterazioni delle concentrazioni di ormoni in circolo come la diminuzione di cortisolo.

Nei soggetti sotto ipnosi si e’ registrata una diminuzione della catecolamina, un ormone la cui concentrazione aumenta in situazioni di stress. E’ stato accertato anche un effetto dell’ipnosi sulla composizione del sangue: aumento dei linfociti che sono importanti per le difese immunitarie e che tendono a diminuire sotto stress, aumento del numero di piastrine che sono fondamentali per la coagulazione del sangue e variazioni nella quantita’ dei globuli rossi. Tutto cio’ accade in quanto l’ipnosi produce l’inibizione del sistema simpatico.

strudel-641492__340Vediamo adesso qual’e’ il vissuto soggettivo sotto ipnosi.

Caratteristico e’ il restringimento del campo di attenzione. Se ad esempio nel corso dello stato ipnotico il terapeuta fa rivivere una scena dell’infanzia oppure porta in primo piano le sensazioni corporee, l’ambiente circostante si allontana sullo sfondo mentre diventa piu’ vivido cio’ che occupa il centro dell’attenzione.cat-2439113__340

Si possono ottenere anche distorsioni della percezione corporea: parti del corpo sono apparentemente trasformate e sono frequenti le illusioni di movimento. Le distorsioni possono riguardare anche i rumori.

La maggior parte dei soggetti e’ colpita dalla vividezza delle situazioni come ad esempio episodi dell’infanzia che il terapeuta suggerisce di rivivere. Cio’ e’ dovuto all’accentuata capacita’ immaginativa sotto ipnosi.

Le alterazioni indotte dall’ipnosi possono essere sfruttate a fini terapeutici.

Il sistema simpatico e’ una parte del sistema nervoso che regola processi somatici come la respirazione, il battito cardiaco e la digestione ed e’ sostanzialmente sottratto al controllo volontario. L’ipnosi inibisce l’eccitazione del simpatico e produce cosi’ nell’organismo reazioni opposte alle risposte di stress, quali l’abbassamento della pressione arteriosa, la distensione dei muscoli lisci dell’intestino e dell’apparato respiratorio, il calo degli ormoni associati allo stress, ecc.

L’effetto dell’ipnosi sui disturbi somatici e’ spesso immediato. Tuttavia i rapidi cambiamenti sono solo passeggeri se non vengono trattate le cause che determinano la condizione patologica: modificando l’immagine di se’ del paziente o intervenendo sui suoi rapporti interpersonali nella vita privata e professionale.

L’ipnosi e’ spesso efficace nel trattamento delle allergie e di malattie della pelle come la psoriasi o le dermatiti. Cio’ e’ dovuto al fatto che l’ipnosi abbassa il livello degli ormoni dello stress (catecolamina, corticosteroidi, cortisolo). Questi ormoni agiscono sui globuli bianchi del sangue, che costituiscono un elemento importante del sistema immunitario. I globuli bianchi intervengono nelle reazioni allergiche e nei sintomi delle malattie della pelle (arrossamento, gonfiore), agendo nei corrispondenti processi infiammatori. L’ipnosi influisce sul numero dei globuli bianchi: circa due ore dopo la seduta ipnotica aumentano i linfociti T e B. La variazione nel numero di linfociti e’ accompagnata da un calo delle reazioni allergiche. In sede clinica sono sufficientemente documentati casi di guarigione completa di malattie della pelle.

L’accentuata capacita’ immaginativa sotto ipnosi e’ anche un mezzo importante per combattere il dolore acuto. Quanto piu’ il paziente e’ assorbito dalla realta’ interiore del suo spazio immaginario, tanto meno gli stimoli esterni, per quanto intensi, saranno avvertiti come dolore. Per tale motivo si ricorre da tempo all’ipnosi in chirurgia, ad esempio per il taglio cesareo, per le amputazioni, le operazioni della cistifellea, l’asportazione di tumori, ecc.

L’ipnosi non e’ indispensabile come anestetico considerando le moderne tecniche di narcosi ma in alcuni casi puo’ essere utile, ad esempio nel caso di pazienti allergici agli anestetici farmacologici o che non li sopportano a causa di problemi cardiocircolatori. Anche in gravidanza puo’ essere consigliabile evitare gli anestetici. In questi casi si ricorre all’ipnosi.

stairs-2339856__340I pazienti sotto ipnosi durante l’intervento chirurgico si trovano tutti in un’altra realta’, puramente immaginaria, ma solo in parte. Con un’altra parte della loro consapevolezza sono presenti e sentono quello che dice il medico o addirittura gli parlano. Avvertono anche l’intervento non in forma di dolore ma come una pressione o un lieve bruciore.

L’ipnosi non e’ uno stato di incoscienza ma una condizione in cui si mantiene una certa consapevolezza dell’ambiente esterno. Tuttavia questa condizione normale riesce a consentire interventi chirurgici senza narcosi.

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