• Giugno

    28

    2018
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Il bullismo. Imparare a difendersene

Il bullismo. Imparare a difendersene

Il bullismo e’ un fenomeno piuttosto diffuso e ci sono diversi strumenti per contrastarlo e prevenirlo.

Il bullismo non e’ un fenomeno che interessa solo i minori in eta’ scolare o che avviene esclusivamente nel contesto scolastico. I bulli li si incontra, infatti, anche fuori dalle mura della scuola ed anche negli anni successivi.

Pertanto e’ importante insegnare alle vittime di bullismo a reagire e a difendersi, anche quando nel contesto scolastico intervengono gli insegnanti o i genitori del bullo.

E’ importante chiedersi se chi e’ spesso vittima di bullismo ha in lui qualcosa che attira le aggressioni. Il bullo sceglie le sue vittime sulla base di fattori fisici e psicologici. Puo’ scegliere il piu’ debole, il piu’ piccolo o il piu’ isolato che non puo’ essere difeso da nessuno.

Alcune vittime dei bulli, in modo consapevole o inconsapevole, provocano i bulli, altre semplicemente non sanno difendersi quando bullizzate. Alcune vittime del bullismo sono piu’ deboli di altre.

Spesso chi non riesce difendersi puo’ avere atteggiamenti passivi, in molti casi e’ stato iperprotetto e ha maturato la convinzione che per essere amati bisogna mostrarsi deboli e dipendenti.

Alcuni bambini, nel tentativo di farsi accettare o in quanto molto gentili, si lasciano manipolare dagli amici e si trovano costretti a fare cose che non avrebbero voluto. Questi bambini non riescono a vivere come un diritto la possibilita’ di dire “no”. Inoltre in alcune situazioni e con alcune persone come i bulli le scuse vengono interpretate come un segno di debolezza piuttosto che di gentilezza.

Il bullo puo’ scegliere le proprie vittime in base ad una qualsiasi caratteristica che puo’ renderle vulnerabili e deboli, una malattia, una caratteristica fisica, l’etnia, un nome, il colore della pelle, un atteggiamento per il quale si e’ derisi.

Il bullismo ha sulle vittime un effetto devastante perche’ queste vengono toccate dove sono piu’ vulnerabili, per tale motivo possono sviluppare un’immagine di se’ negativa e potrebbero sviluppare un disagio psichico.

Alcune vittime di bullismo non hanno una bassa autostima ma finiscono per convincersi di essere incapaci e di non valere non essendo in grado di difendersi dalle umiliazioni.

Il bullo usa la forza o il potere per colpire o spaventare gli altri.

Puo’ utilizzare la forza fisica e colpire con calci, pugni, schiaffi, minacciare utilizzando un’arma. La forma fisica del bullismo e’ quella piu’ diffusa tra i maschi.

Il bullismo puo’ essere anche verbale e quindi il bullo insulta, svilisce, rivolge commenti razzisti o sessisti o ancora il bullismo puo’ essere criminale e quindi il bullo ricorre al cyberbullismo, alla violenza sessuale o alle lesioni gravi.

Tra le femmine il bullismo piu’ comune e’ quello emotivo, caratterizzato dall’indurre all’isolamento e all’emarginazione la vittima, dal sottometterla, dal rivolgerle calunnie e critiche.

Una strategia per difendersi dagli insulti verbali consiste nel confondere o stupire il bullo con risposte che gli inviano il messaggio implicito che non si sta dando importanza alle sue provocazioni o che queste non ci toccano minimamente o che perfino ci viene fatto un favore. E’ importante che il tono sia assertivo e non aggressivo, che non si perda la calma ma ci si esprima in modo sicuro e poi e’ altrettanto importante allontanarsi dal bullo.

Una strategia quando si e’ attaccati verbalmente consiste nel mantenere un’espressione del viso neutra ed un tono della voce calmo che non tradisca paura.

Per quanto riguarda il bullismo fisico questo e’ quasi sempre preceduto da offese verbali. Una strategia consiste nell’utilizzare un tono della voce basso e calmo in risposta ad urla e toni minacciosi, solitamente cio’ induce il bullo ad abbassare ed a pacare i toni. Un’altra strategia consiste nel dare ragione al bullo e quando quest’ultimo si e’ calmato ci si puo’ allontanare.

Si puo’ anche ripetere cio’ che il bullo ha detto per dimostrargli di capirlo in quanto il bullo non si aspetta di essere capito.

Anche ai bambini possono essere insegnate delle tecniche di rilassamento che li metteranno nelle condizioni di fronteggiare lo stress, di non lasciarsi trascinare dalla rabbia e di mantenere la calma quando sono di fronte al bullo.

Una forma di bullismo che crea profonda sofferenza e disagio soprattutto a chi e’ insicuro e con un livello di autostima basso e’ l’esclusione e l’emarginazione dal gruppo, diffusa soprattutto tra le femmine ma presente anche tra i maschi.

Se gli insegnanti comprendono la situazione e’ importante che favoriscano l’inclusione in gruppi di lavoro del bambino o della bambina esclusa.

Chi viene escluso dal gruppo potrebbe cercare di ristabilire rapporti avvicinandosi a singoli membri del gruppo, e ancora non dovrebbe cercare di essere accettato a tutti i costi e dovrebbe cercare di ampliare le proprie amicizie in quanto i bulli “colpiscono” principalmente chi e’ isolato, quindi avere amici diventa un elemento di forza per la vittima di bullismo sia perche’ fa sentire piu’ sicuri sia perche’ complica le cose al bullo.

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