- By rossella
- In Essere mamme
Gravidanza, puerperio (postpartum) e dintorni …
La gravidanza e’ uno dei piu’ importanti e rapidi cambiamenti nella configurazione corporea che si verificano nella vita adulta di una donna: si avvera una massiccia trasformazione dell’immagine corporea.
Il cambiamento di ruolo di una donna che diventa mamma accentua ulteriormente la trasformazione nell’immagine di se’ durante la gravidanza. Non e’ sorprendente, quindi, che spesso emergano ansia, depressione, ipocondria, ecc.
In particolare la depressione e’ frequente come condizione endogena o come condizione reattiva; in questo secondo caso e’ dovuta alla gravidanza in se’ o a cio’ che a essa e’ associato.
La pseudociesi indica il fenomeno della falsa gravidanza. Si verifica sia negli uomini che nelle donne.
La pseudociesi si manifesta con turgore dell’addome a simulare una gravidanza a termine.
Deliri di gravidanza negli uomini sono stati descritti nella schizofrenia, nelle psicosi depressive, nella demenza senile.
Deliri di gravidanza analoghi si manifestano nelle donne che soffrono di psicosi.
In gravidanza i disturbi psicotici sono meno frequenti che nel puerperio.
L’interesse psichiatrico per la fase immediatamente successiva al parto o il puerperio comprende la gestione e la consulenza per le psicosi puerperali, i disturbi nella relazione mamma-bambino, ansia, nevrosi ossessive e associate allo stress e forme depressive.
Il post partum o puerperio comporta il maggior rischio relativamente ai disturbi psichiatrici.
Molte donne sperimentano un breve episodio di labilita’ dell’umore, facilita’ al pianto e irritabilita’, spesso a partire dal terzo o quarto giorno dopo un normale parto. La condizione e’ piu’ frequente nella primipara e nelle donne che in precedenza hanno sofferto di tensione premestruale o sintomi depressivi prima del parto o nelle donne che hanno avuto precedentemente un altro episodio puerperale.
Le psicosi puerperali hanno un esordio acuto e con sintomi floridi; la mania e’ relativamente frequente tra le psicosi puerperali affettive.
In poche pazienti la sintomatologia depressiva di lieve entita’ puo’ persistere per mesi, qualche volta anche per anni, dopo la nascita del bambino.
Essa e’ associata con il cambiamento dello stile di vita, nei rapporti con il marito e gli altri e un’alterazione dell’immagine di se’. E’ piu’ frequente tra le donne che hanno sofferto in precedenza di disturbi affettivi.
Il nome della sindrome della covata deriva da un rituale presente in diverse culture nel corso dei secoli in cui il padre del nascituro mima il comportamento della moglie durante il travaglio. All’inizio del travaglio si butta a letto, simula i dolori delle doglie e rimane convalescente per alcuni giorni dopo il parto. Questa sindrome e’ stata descritta anche in altri membri della famiglia.
I sintomi della covata si manifestano nel marito dal terzo mese di gravidanza. Sono molto frequenti al terzo e al nono mese e sono molto variabili includendo perdita di appetito, mal di denti, nausea e vomito (spesso malessere mattutino), indigestione, sintomi addominali, diarrea.
La relazione cronologica con la gravidanza della moglie e’ piu’ importante per fare la diagnosi che la natura dei sintomi. Ansia, tensione, insonnia e instabilita’ sono lamentele comuni, ed e’ presente una preoccupazione per la condizione della moglie.
Il sintomo puo’ essere considerato come espressione di conversione in sintomi somatici dell’ansia del marito per la salute della moglie. Non e’ delirante in quanto il marito con la sindrome della covata non crede di essere in gravidanza.
