Il disturbo ossessivo compulsivo, secondo la classificazione del DSM IV – TR (il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali), rientra tra i disturbi d’ansia e si caratterizza per la presenza di ossessioni e compulsioni o solo di ossessioni.
Le ossessioni sono pensieri, sentimenti, idee o sensazioni ricorrenti e/o intrusivi.
Le compulsioni sono atti mentali (ad esempio contare, etc. …) o comportamenti consci ricorrenti con caratteristiche di ritualità come controllare, lavare, evitare, etc.
Le ossessioni sono percepite come provenienti dalla propria mente, sono considerate irrazionali e generano ansia.
Anche le compulsioni sono percepite come irrazionali e vengono messe in atto per ridurre l’ansia insorgente.
Il disturbo ossessivo- compulsivo può essere molto invalidante in quanto può interferire con il funzionamento scolastico o lavorativo e sociale del soggetto.
Le ossessioni e le compulsioni hanno alcune caratteristiche comuni. Si intromettono insistentemente nella consapevolezza della persona; sono accompagnati da una forte ansia e il soggetto tende a prendere contromisure allo scopo di ridurre quest’ansia; sono vissuti come estranei a se stessi; nonostante siano vividi e convincenti, il soggetto è in grado di coglierne l’irrazionalità.
Tra le configurazioni cliniche più frequenti ci sono:
– la contaminazione: le ossessioni di contaminazione sono di solito seguite dall’atto compulsivo del lavarsi. L’oggetto di cui si teme la contaminazione è spesso difficile da evitare (polvere, germi, etc. …)
– il dubbio patologico: è caratterizzato dal timore di avere omesso un gesto di solito connesso a questioni di sicurezza (ad esempio aver chiuso il gas, etc. …). La compulsione collegata è di controllo.
– pensieri invadenti: sono pensieri ossessivi con contenuti aggressivi o sessuali associati al timore di poterli mettere in atto con conseguente angoscia e senso di colpa. In genere questi pensieri non sono accompagnati da compulsioni comportamentali, ma da ripetizioni mentali rituali finalizzate ad annullare il pensiero invadente.
– simmetria: si tratta di un bisogno di simmetria e di precisione che può essere accompagnato da una compulsione di lentezza patologica.
– accumulo: si tratta dell’impulso di accumulare e conservare oggetti, anche insignificanti (es. giornali, pacchetti di sigarette vuoti, etc.), perché “un giorno o l’altro potrebbero servire”. Tali oggetti possono arrivare ad occupare gran parte dello spazio in casa.
Il disturbo ossessivo compulsivo può presentarsi sia nell’infanzia che nell’età adulta, anche se l’incidenza massima la si ha tra i 15 e i 25 anni.
Poiché di solito colpisce in giovane età, rischia di compromettere il corso di studi, la possibilità di lavorare, la normale vita di relazione. Ad esempio spesso le persone con disturbo ossessivo compulsivo impiegano molto più tempo a diplomarsi o laurearsi, a volte addirittura rinunciano. Il disturbo, quindi, può ridurre significativamente le capacità di realizzazione personale, può portare a importanti problemi relazionali ed è associato ad un elevato rischio di divorzio o di separazione.