• Ottobre

    27

    2019
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A proposito del cyberbullismo … alcune strategie d’intervento utili

A proposito del cyberbullismo … alcune strategie d’intervento utili

Il cyberbullismo e’ una forma di aggressione perpetrata su minori da parte di altri minori attraverso i nuovi mezzi di comunicazione, vi rientra anche il fenomeno del sexting, ossia l’invio di testi, immagini e video a sfondo sessuale. Il cyberbullo puo’ pubblicare foto, video o informazioni private della vittima diffondendo calunnie sul suo conto minacciando la vittima tramite cellulare o altri mezzi di comunicazione.

Il cyberbullo puo’ inviare messaggi online violenti e volgari per suscitare discussioni nei forum o nelle chat pubbliche, puo’ escludere intenzionalmente una persona da un gruppo online con l’obiettivo di emarginarla, puo’ effettuare telefonate anonime, puo’ ricattare una persona facendole credere di avere informazioni compromettenti sul suo conto.

Le conseguenze psicologiche del cyberbullismo colpiscono le vittime sia nella loro sfera individuale sia in quella relazionale. Le vittime del cyberbullismo possono manifestare difficolta’ scolastiche, ansia, attacchi di panico, depressione e, nei casi piu’ gravi, idee di suicidio.

Per questo motivo e’ necessario ricorrere ad alcune strategie di intervento che coinvolgano, oltre ai minori, anche le famiglie, le scuole e altre istituzioni.

Le strategie di intervento per le vittime sono finalizzate ad aiutarle ad agire in modo adeguato rispetto a eventuali situazioni di cyberbullismo lavorando anche sull’autostima, il valore di se’ e sulla consapevolezza della propria identita’.

Una strategia educativa molto importante riguarda la capacita’ di gestire lo stress e l’ansia senza farsi travolgere e riuscendo ad affrontare gli eventi.

Gli episodi di cyberbullismo avvengono con piu’ frequenza nelle classi del biennio della scuola secondaria di secondo grado. Agli studenti di queste classi si possono proporre attivita’ in forma anonima come scrivere brevemente su un foglio i loro pensieri, le loro emozioni e le loro esperienze sul cyberbullismo. Questo permette loro di scrivere cio’ che non riescono a verbalizzare per paura di essere giudicati o di essere ridicolizzati.

Alcuni fattori sono protettivi rispetto allo stress per il bambino e l’adolescente, come la presenza di una relazione affettiva stabile con i genitori o con un adulto di riferimento, la possibilita’ di vivere in contesti educativi positivi (famiglia, scuola, ecc.), la possibilita’ di confidarsi con una figura di riferimento come un insegnante che possa essere presa come modello da seguire.

Nel trattamento psicologico rivolto ai cyberbulli il focus e’ sulla capacita’ di sviluppare idee e sentimenti adeguati verso atteggiamenti violenti come l’impulsivita’ e l’aggressivita’. Vengono valutate anche le relazioni familiari e affettive, l’abuso di sostanze, la vita sociale e scolastica.

La prevenzione dovrebbe mirare a modificare le credenze sul cyberbullismo che spesso viene percepito come non pericoloso o perfino come un gioco. L’atteggiamento di alcuni genitori consiste nel fare finta di nulla per il fatto che avviene online e non nella realta’. I genitori invece dovrebbero diventare piu’ sensibili ai fattori di rischio psicosoaciale e ai sintomi associati al cyberbullismo.

Le indicazioni utili per i genitori consistono nel navigare su internet insieme ai figli discutendo degli eventuali problemi che si possono incontrare in modo tale da partecipare alle esperienze online dei ragazzi, invece vietare ai figli di utilizzare computer e altri dispositivi per connettersi e’ una modalita’ inefficace, e’ piu’ opportuno insegnarne loro le potenzialita’ ed i rischi.

E’ importante insegnare ai figli anche a non fornire online dati personali  che possano renderli facilmente individuabili e rintracciabili, spiegando loro che le persone che incontrano online non sempre sono quelle che dicono di essere in quanto le informazioni potrebbero essere false. E’ opportuno anche insegnare ai figli ad utilizzare correttamente le impostazioni sulla privacy dei social network e inserire nel computer filtri di protezione per prevenire lo spam, l’accesso ai siti pornografici e a quelli di gioco d’azzardo.

E’ importante fare attenzione ad alcuni segnali di rischio, ad esempio se il ragazzo (o la ragazza) si sente turbato dopo l’utilizzo del computer o se usa il pc a tarda notte o e’ preoccupato se non puo’ usare il computer o ancora utilizza diversi account online.

Per quanto riguarda le strategie d’intervento nel contesto scolastico, le lacune nella conoscenza del cyberbullismo possono essere valutate mediante incontri di classe ed essere inviate agli insegnanti, al personale scolastico,ai genitori e agli studenti per comprendere la gravita’ del fenomeno. Questo e’ importante per accertarsi che i genitori, gli insegnanti e gli studenti comprendano piu’ chiaramente la portata del cyberbullismo e quanto sia grave.

E’ utile anche integrare lezioni sull’uso di internet all’interno del curriculum scolastico, favorire il mutuo aiuto ed il confronto tra gli studenti che potranno essere adeguatamente e approfonditamente formati su questo argomento, favorire la discussione in classe, riportando testimonianze e notizie di cronaca. Il lavoro di gruppo e’ molto utile in quanto i ragazzi hanno bisogno di trovare storie che possano essere condivise e che diano senso al proprio vissuto, ideare percorsi sull’educazione sessuale e affettiva in tutte le scuole di ordine e grado.

E’ fondamentale che ci sia un’alleanza educativa tra scuola, famiglia ed altre agenzie educative per favorire la costruzione di ambienti che siano caratterizzati da un benessere educativo dove possa essere promossa l’integrazione tra vita online e vita offline nei bambini e negli adolescenti, riportandoli ad una dimensione unica e non scissa.

 

 

 

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